24 marzo 2011

NOTIZIE GIURIDICHE


Cassazione: illegittimo licenziamento se per malattia esce di casa su base medica e viene ingiustamente spiato
Non è licenziabile il lavoratore che, durante un periodo di malattia, esce di casa, a piedi e in auto per le normali incombenze della vita quotidiana,  Un’altra vittoria per il lavoratore spiato da un’azienda solo per ridurre il personale . E' quanto affermato dalla Sezione Lavoro della Corte di Cassazione che, con sentenza n. 6375 del 21 marzo 2011, ha respinto il ricorso di un un'azienda - che ha fatto spiare è poi licenziare  un dipendente .Gli  ermellini hanno sorretto la motivazione da un’adeguata logica, oltre che immune da errori di diritto circa la mancanza di prova di una violazione disciplinare a fondamento del licenziamento intimato"; hanno  inoltre precisato come nessun addebito poteva essere mosso al lavoratore che si era adeguato alle indicazioni del suo medico curante, che gli aveva prescritto di "compiere del movimento dopo una lunga malattia . Gli Ermellini, affermando che riprendere la vita normale non ritarda la guarigione, hanno sottolineato inoltre che, dalle indagini investigative, scorrette  e cioè il lavoratore in questione , in precedenza non aveva mai abusato dell’astensione dal lavoro in precedenza e per tanto l’accanimento dell’azienda in questione e bastato ai supremi giudici che non era emerso lo svolgimento da parte del dipendente di altre attività lavorative bensì "la ripresa di alcune attività della vita privata cioè di attività di una gravosità di cui non è evidente la comparabilità a quella di un'attività lavorativa a tempo pieno".
Inoltre all’azienda e stata condannata ad un risarcimento molto congruo !

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