26 marzo 2011

IMPOPOLARE POLITICA di marcus brutus


SUPERBOLLO in arrivo per SUV e auto

Il  Fisco colpisce ancora  da qualche parte dovrà pur prendere i denari; ed allora ecco balenare l'idea del Governo, e della SOVRATTASSA sulle vetture di potenza superiore ai 130 kw in aggiunta a quella del bollo che già si paga oggi alle Regioni sulle autovetture. Questo nuovo pizzo legalizzato  compenserà il taglio dei trasferimenti dal Governo per quattro miliardi realizzato l'anno scorso.
 Tra l'altro, queste risorse sono già state promesse ai Governatori delle Regioni.  E dunque, quello ch'è scaturito dalla consueta riunione di complicità  in Parlamento nasce subito con un aumento secco delle tasse locali ed altrettanto potrebbe accadere autorizzando i Presidenti delle  Provincie anche in relazione alle tasse sull'Rc Auto.
Che potranno portarle dal 12,5% sino al 16%, o ridurle al 9%. E' pur vero che alla fine dei loro mandati dovranno risponderne ai propri elettori , sapranno ripagarli , e che vedendo quali sono gli sprechi della politica, che ci porta sempre più allo sfacello secondo Voi gli amministratori locali opteranno per le aliquote basse o quelle massime? Dei nostri legislatori colpisce la mancanza di fantasia: provvedimenti incisivi sul problema sicurezza della strada pochissimi o niente, gabelle sempre , pizzi a non finire , ci stanno dissanguando , presto ci chiederanno il c..o , avete capito a cosa ci riferiamo , vero?!

GOOD MORNING VELLETRI


6 giorni per costruire un’autostrada
In italia per la roma latina , manco e partita che già ci sono buffi  per 900 milioni di euro .
Tanto per farvi venire il volta stomaco sappiate che in giappone piegato ma non distrutto , per costruire un’autostrada nuova di zeccha  , e all’avanguardia ci hanno messo 6 giorni sappiatelo !
E sappiate anche che se continuate a votare per una classe politica come pd , pdl, udc,sel ,idv,lega ,insomma chi più ne ha più ne metta,  verrete sempre fottuti .
invece per la roma latina con collegamento cisterna valmontone  non è stato messo neppure un centimetro di asfalto e già lo Stato rischia di dover pagare ai privati una penale da 900 milioni di euro.
Vi ricordiamo quanto detto in precedenza  :
Nella delibera CIPE n. 121 del 21.12.2001 pprovata la costruzione per la roma latina e il collegamento cisterna valmontone .
Poi Il CIPE, nella seduta del 18 novembre 2010, ha approvato una modifica all’Intervento, che prevede la realizzazione di 186,2 km di nuove infrastrutture, dei quali 99,8 km di autostrade (Roma– Latina A12 – Tor de Cenci e Cisterna-Valmontone). L'importo complessivo dell’opera, che verrà realizzata in partenariato pubblico-privato (con contributo pubblico non superiore al 40%), ammonta a 2,728 miliardi di euro.
Sarà realizzato il Corridoio intermodale Roma-Latina e il collegamento Cisterna-Valmontone: l'annuncio è stato dato da Renata Polverini durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, con lei l'assessore ai Lavori pubblici Luca Malcotti e il presidente dell'Anas Pietro Ciucci. Ciucci ha spiegato che la Roma-Latina, la Cisterna-Valmontone e le nuove infrastrutture approvate oggi dal Cipe, saranno a pedaggio, e il recupero dell'investimento è previsto in circa 50 anni.
( cosi dicevano il 18/11/2010 con grande sorrisi da rimanere paralizzati )
23-03-2011
LAZIO: AUTOSTRADA ROMA-LATINA, ESPOSTO ASSESSORE MALCOTTI A CORTE CONTI L'assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici della Regione Lazio, Luca Malcotti, ''ha presentato un esposto alla Procura regionale della Corte dei Conti, facendo seguito ad un procedimento gia' in corso, per valutare l'ipotesi di danno erariale per la Regione Lazio in ordine alle vicende connesse alla complessa gestione dell'autostrada Roma-Latina''. Lo comunica una nota della Regione Lazio.

I fatti denunciati, prosegue la nota, ''si riferiscono a uno degli arbitrati promossi nei confronti della Regione Lazio da Autostrade per l'Italia, una delle aziende socie di Arcea, cioe' del gruppo che avrebbe dovuto agire come ''concessionario' nella realizzazione della nuova arteria di collegamento tra Roma e il capoluogo pontino, quando Montino svolgeva le funzioni dell'ex governatore Marrazzo. L'esposto evidenzia come, con incredibile solerzia rispetto ad un atto notificato in data 20 gennaio 2010, la Regione Lazio abbia intrapreso la strada di un arbitrato dell'importo di 185 milioni di euro, valore sul quale, come e' noto, si commisurano le parcelle ''milionarie' di  arbitri difensori e periti, in una situazione nella quale a Montino, nella sua qualita' di reggente della Giunta regionale, erano demandati esclusivamente atti di ordinaria amministrazione''.
E quanno c’è credemo !!!!!

C’è da rabbrividire , e un continuo  , non la piantano mai di dire bugie continuano a fare i politici del malaffare , non ci sono dubbi voi noi tutti nessuno vedrà mai quest’opera , però consolatevi , guardate al giappone che con 6 giorni hanno costruito un’autostrada , quella che noi ne voi avrete mai !

NOTIZIE GIURIDICHE


Cassazione: in caso d’incidente l'Anas è responsabile per i guard-rail pericolosi
Questa volta e toccata all’anas la prossima volta ( e speriamo di no ) potrebbe toccare hai responsabili dell’aministrazione veliterna .
Ma andiamo al nocciolo ,Nel caso di incidente stradale l'ente proprietario della strada è responsabile dei danni provocati dal guard-rail se questo, a causa della sua inadeguatezza, si configura come un elemento di “pericolo ”. Con la sentenza 6537 del 2011, la Terza Sezione civile della Corte di Cassazione torna a delineare la responsabilità da custodia (dell’ex articolo 2051 del codice civile) nei confronti dell'Anas, inserendosi in quel filone giurisprudenziale   già varato con la sentenza 20427 del 2008.
Fino a tre anni fa infatti, i giudici di legittimità, avevano ritenuto applicabile la responsabilità "del custode" per la categoria demaniale delle strade pubbliche solo in relazione alla loro dimensione: strade piccole, cioè controllabili, uguale responsabilità, ( senza sconti )parametri invece non applicabili sulle grandi arterie .Infatti, nella sentenza 6537: la responsabilità da “cosa in custodia”, presuppone che l'ente proprietario della strada debba essere in grado di esplicare sulla stessa un “potere di sorveglianza, modificarne lo stato e di escludere che altri vi apportino modifiche”; ( come invece se si gira per velletri si vede bene , gente che apre passi carrabili , cancelli , chiude fossi per scarico di acque meteoriche ecc…)che la responsabilità scatta una volta che si accerti che il fatto dannoso è dovuto  o da un'anomalia della strada o degli “strumenti di protezione della stessa”.

La responsabilità dell'ente pubblico-custode si configura sempre ,poiché come afferma il codice della strada e la legislazione di merito tutte le propietà dell’ente pubblico debbono essere assicurate .
Ricapitolando, secondo il giudizio della Terza Sezione, la responsabilità da custodia si applica in linea generale “agli enti pubblici proprietari di strade aperte al pubblico transito, in riferimento alle situazioni di pericolo imminente connesse alla struttura o alle pertinenze della strada, indipendentemente dalla sua estensione”.
Tuttavia la sentenze precedenti  della Suprema Corte riguardano anche il concorso causale del comportamento delle vittime , pertanto vi sono presunte  “abnormità” della guida. In sintesi per i magistrati, la funzione del guard rail “è quella di impedire al conducente di uscire fuori strada poiché si chiamano barriere e solo per tale scopo servono , e cioè ad impattare e ridurre al minimo o danni causati da esse e non quelle di trafiggere e uccidere oppure ledere   e tale funzione ovviamente è quella per l'autovettura di  non uscire fuori dalla carreggiata”. , conclude la sentenza , La funzione del guard-rail è quindi quella di evitare che qualsiasi condotta  giuda non  si trasformi in una lama mortale che squarcia l'abitacolo.
Attenti amministratori , quando ci sono le lezioni fate tutti i pinocchi , e dopo come pinocchio si finisce davanti al giudice e poi ………….

NOTIZIE GIURIDICHE


Cassazione: il giudice può annullare  il Cid se la  ricostruzione dell’incidente non è credibile
Il giudice può procedere  all’annullamento del modulo di Constatazione amichevole (Cid), nel caso in cui, in base ai riscontri del consulente tecnico d'ufficio e alle fotografie, ritenga che l’incidente stradale non si sia verificato secondo la dinamica descritta nello stesso modulo. A stabilirlo una sentenza della Cassazione (Terza Sezione Civile) secondo la quale “la dichiarazione confessoria, contenuta nel modulo di constatazione amichevole del sinistro, resa dal responsabile del danno proprietario del veicolo assicurato (...) non ha valore di piena prova nemmeno dei confronti del solo confitente, ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice”.
In particolare, secondo la Cassazione, si deve applicare la norma dell'articolo 2733, terzo comma del Codice Civile, in base alla quale “in caso di litisconsorzio necessario, la confessione resa da alcuni soltanto dei litisconsorti, è, per l'appunto, liberamente apprezzata dal giudice”. La Suprema Corte si è pronunciata sul caso di una richiesta di risarcimento danni presentata da un automobilista rimasto vittima di un tamponamento, nei confronti della controparte e della sua società assicuratrice per la Rca. Nel 2005 prima il Giudice di Pace, poi il Tribunale di Chieti, avevano già ritenuto che nonostante la sottoscrizione del Cid, da parte dell'automobilista colpevole del tamponamento e la confessione della sua responsabilità, fossero da condividere le conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, secondo cui “data la pochezza dei danni subiti dai due veicoli nel preteso punto d'urto”, era da escludere che l'incidente si fosse verificato con le modalità descritte.
Il Tribunale aveva quindi condannato l'automobilista che si era auto-accusato, ma aveva anche rigettato la domanda di risarcimento nei confronti della compagnia assicuratrice. Gli ermellini hanno poi respinto i ricorsi presentati dall’automobilista danneggiato e dell'assicurazione, confermando che “in tema di responsabilità dei sinistri derivanti dalla circolazione stradale, l'apprezzamento del giudice del merito in ordine alla ricostruzione delle modalità di un incidente e al comportamento delle persone alla guida dei veicoli in esso coinvolti si concreta in un giudizio di mero fatto, che resta insindacabile in sede di legittimità, quando sia adeguatamente motivato e immune da vizi logici e da errori giuridici”.