13 febbraio 2011

Multe e dintorni a cura di giulio 78

Multe pazze: Fiat Doblò a kryptonite - Velocità di 1230 kmh

ORIA sorge nell'entroterra della penisola salentina, luogo in cui transitava l'antica via Appia.

sulle cime di sette colli di dune fossili. Ora, sappiamo già che tutti che i verbali di contravvenzione solitamente sono pieni zeppi di errori e lacune. I cittadini italiani non sanno più a che santo votarsi. Ma lo svarione in cui è incappato il Comando della Polizia Municipale del Comune in Provincia di Brindisi ha del surreale, del venusiano. Un Fiat Doblò (ma cosa ci mette dentro Marchionne l'Americano?! La cryptonite?) procedeva alla velocità del SUONO: 1230 km orari, superando il mite massimo consentito nel tratto in questione, limite che su quella strada è pari a ...1078 km orari. Strumenti di rilevazione elettronica utilissimi tipo autovelox, telelaser e photored dovrebbero essere adoperati con cura e cautela. Oltretutto, la CERTEZZA nelle verbalizzazioni e la SICUREZZA degli utenti della strada dovrebbero essere le stelle polari di ogni Amministrazione locale. Capito?

 

Impopolare Politica ....di Marcus Brutus


                                    Italy Decadence



I politici raramente hanno preteso di inventare valori morali, ma hanno sempre giustificato e rafforzato quelli immorali.
 Don Lorenzo Milani diceva che l'operaio conosce 300 parole, il padrone 1000, per questo lui è il padrone!
Ma quando accade il contrario è ancora più triste e si devono sovvertire i ruoli....Il bandito Giuliano Mesina un giorno disse che sarebbe diventato completamente onesto quando la società sarebbe diventata realmente giusta !
I leaders carismatici d casa nostra tendono sempre più a fare affidamento su fondi e rifornimenti ottenuti come doni, bottino di guerra, saccheggio, tangenti, e purtroppo in Italia ne abbiamo molti di questi leaders .Sostanzialmente e accertato che in questa nazione si va avanti solo via etere , e nemmeno più per inerzia , anche perché era finita da una decina d’anni se non di più, e il caso si vede e si legge di questa italia decadente (molto decadente ),personalmente di questi tempi tendo sempre ad ascoltare e molto ,e specialmente quando vengo a conoscenza di continuii viaggi tra Lazio e Sicilia ( più esattamente Roma, Giarre ,Palermo , Catania ), e voi vi starete chiedendo perché?
Perchééé? Semplice perché qualcuno e rimasto INFINOCCHIATO gioco di parole ?NOOOOOOOO come potete pensare che c’è l’abbia con lei!
Anna Finocchiaro lei e una Untouchable ( intoccabile ), e invece si , c’è lo proprio con lei e non solo.( risatina demoniaca ,mi dispiace che non la potete sentire ).
Chi è costei ? Anna Maria Paola Luigia Finocchiaro http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Finocchiaro

Quella senatrice del partito demoniaco che si accanisce contro sberlusconi , e il suo modo di fare affari loschi e politica a buon mercato e lei ?
L’appalto da 1,7mln di euro, affidato senza gara e inaugurato in famiglia, finirà nella relazione sullo stato della Sanità in Sicilia, questo appalto e stato dato a suo marito senza gara d’appalto! Lo scorso 15 novembre2010 la senatrice capogruppo PD Anna Finocchiaro è presente all’inaugurazione del presidio 

territoriale di assistenza di Giarre.
 L’appalto, del valore di 1,7milioni di euro (finanziamenti pubblici) è stato affidato senza gara alla Solsamb Srl, amministrata da suo marito, Melchiorre Fidelbo. Ora però la Guardia di Finanza ha sequestrato gli atti, la Procura di Catania ha aperto un fascicolo e gli ispettori regionali, con una relazione, hanno concluso che tutta la procedura “è illegittima”. Facciamo un passo indietro: nel luglio 2007 vengono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le linee guida ministeriali per i progetti del Piano Sanitario Nazionale benedetto dall’allora ministro Livia Turco.
Un mese dopo, il consorzio Sanità Digitale presenta il progetto per la Casa della Salute di Giarre, dal costo di € 1,2mln. Al suo interno ci sono, con quote del 5%, il dipartimento di Anatomia dell’Università di Catania guidato dal Prof. Salvatore Sciacca, l’Azienda Sanitaria 3 di Catania guidata ai tempi dal manager Mpa Antonio Scavone; la Tnet Srl con il 40% e la Solsamb Srl amministrata dal marito di Anna Finocchiaro che detiene il 50%Sotto i flash dei fotografi scattano le proteste dei cittadini di Giarre perché da poche settimane è stato chiuso l’ospedale principale. “Anna Finocchiaro…Vergogna!”, gridano, il filmato è rimbalzato sul web, all’improvviso la senatrice si avvicina ai manifestanti e chiede: “Vergogna di che?”. http://www.youtube.com/watch?v=htYL4-HI06Y.
http://www.youtube.com/watch?v=pQnU-QTlc2U&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=rGSQ2TaQGew&feature=related
 Accanto a lei c’è il marito amministratore dell’azienda che ha vinto l’appalto senza gara. Interrogata sullo scandalo sanitario di Catania, che coinvolge Anna Finocchiaro e suo marito, Livia Turco preferisce non commentare l’affaire di famiglia della capogruppo del Pd al Senato. E chi le fa notare come lei fosse in prima fila, accanto alla Finocchiaro,( vedete la foto ) per inaugurare la Casa della Salute di Giarre al centro delle polemiche, lei non risponde , l'appalto è stato assegnato alla Solsamb, società di cui Fidelbo è amministratore delegato, nel 2007 ai tempi del governo regionale di Totò Cuffaro UDC, quando assessore alla Sanità era Roberto Lagalla. Per quell'appalto non c'è stata gara . Caduto il governatore siciliano Totò Cuffaro, però, scatta la rivoluzione sanitaria del suo successore Raffaele Lombardo. In Sicilia non servono “Case della Salute” ma “Presidi Territoriali di Assistenza”. Carte alla mano è necessaria una rimodulazione. E i costi lievitano: 20mila€ per lo studio del territorio, 420mila per il “project management”, 50mila per l’assistenza al progetto hardware ed 1,2milioni per i “software diversi”. Il totale lordo sale a € 1.690.000, esclusi i costi gestionali non previsti, “con un incremento – scrivono adesso gli ispettori della Regione – del 17% rispetto al progetto del 2007”.
Nella foto a lato è immortalato il taglio del nastro della “Casa della Salute” di Giarre, Comune roccaforte dell’Mpa. Il primo a sinistra con i baffi e la cravatta è Melchiorre Fidelbo, marito della senatrice democratica, amministratore della Solsamb Srl, accanto a lui c’è il manager autonomista Giuseppe Calaciura che ha siglato la convenzione, segue Teresa Sodano, sindaco di Giarre pupilla  di Raffaele Lombardo, quindi Massimo Russo, magistrato assessore regionale alla Sanità, e poi al centro ci sono Anna Finocchiaro e l’ex ministro Livia Turco, ideatrice delle Case della Salute. La lievitazione dei costi si accompagna con un passaggio di consegne: il consiglio di amministrazione del consorzio Sanità Digitale stabilisce che tutti i proventi saranno attribuiti alla Solsamb Srl del marito di Anna Finocchiaro. Piccolo particolare: in tre anni nessuna gara pubblica è stata bandita. Di fronte al clamore della vicenda, l'attuale assessore regionale alla sanità Massimo Russo ha inviato due ispettori per fare luce sulla vicenda.
E come diceva un personaggio di supergulp ideato da bonvi DICE IL SAGGIO:
CHI SI FELMA A FAL BISBOCCIA
CI LIMETTE LA CAPOCCIA.

Good Morning Velletri ..................a cura di slevin e bluboy


                          Dietro le sbarre
                                               Behind bars

«La parola “carcere” deriva dal termine ebraico tumulare, seppellire» ed è così che è successo ad un detenuto del carcere di velletri  un detenuto pachistano .


Se parli sei morto  ti muriamo vivo nel cemento armato .
Ma perché tanta violenza su questo detenuto ?
E’ stato minacciato pestato a sangue perché aveva scoperto che i cinque agenti si appropiavano di materiale del carcere di velletri e se lo portavano a casa .
Il detenuto in questione si annotava il tutto su un diario , e questo lo ha salvato , si riportava giorno per giorno ,date ,ore ,minuti , spostamenti vari  , le persone arrestate .Gli agenti, sottoposti
al provvedimento, sono residenti
a Cisterna, Scauri, Genzano,
Rieti e Velletri e hanno un’età
compresa tra i 40 e i 47 anni.
«Oggi mi hanno picchiato – scriveva  il detenuto pachistano – mi hanno portato da una parte e sono
stato massacrato» mentre si guardava  le ferite , i referti medici fanno venire i brividi: ecchimosi al dorso
e alla schiena, una contusione costale e una prognosi di trenta giorni.
Il detenuto, durante un colloquio con il magistrato di sorveglianza, ha svuotato il sacco, a
quel punto l’inchiesta è stata affidata al capo della procura di Velletri Silverio Piro che ha delegato il
Nucleo Investigativo del Dipartimento dell’Ammiistrazione penitenziaria.
Per tutti è scattata la sospensione dal servizio e il ritiro delle pistole e dei tesserini.