20 marzo 2011

GOOD MORNING VELLETRI


IL RITORNO DEL SUPERBOLLO
E’ VAI UN’ALTRA TASSA , CI MANCAVA SOLO QUESTO IL RITORNO PER IL SUPERBOLLO PER I DIESEL , PER ADESSO SOLO I SUV , MA E A DISCREZIONE DELLE REGIONI APPLICARLO OPPURE NO , CREDETE CHE  ALLA REGIONE LAZIO NON SIANO PRONTI VI SBAGLIATE , SONO PRONTI ECCOME .
Un superbollo sui Suv e le automobili di grossa cilindrata, a discrezione delle Regioni. Il governo sarebbe pronto a fare un nuovo passo avanti nei confronti dei governatori, ma soprattutto del Partito democratico, ( OVVERO PARTITO DEMONIACO VISTO SONO GIA’ CONCORDI ! COME VI AVEVAMO GIA’ DETTO IN PRECEDENZA IN GENERE I PARTITI POLITICI SI ALLEANO SEMPRE PER COMBATTERE IL LORO PIU’ ACERRIMO NEMICO  IL POPOLO !)per ottenere un via libera condiviso e bipartisan al decreto sul fisco regionale, il nuovo tassello del federalismo fiscale in discussione in Parlamento.
Sarà forse anche per questo che il Partito democratico, dopo aver seccamente respinto la prima mediazione del ministro Roberto Calderoli, che già recepiva dieci delle dodici proposte del partito, sembra aver ammorbidito la sua posizione.
I dettagli del superbollo devono essere ancora messi a punto, ma la sovrattassa, che sarebbe comunque facoltativa per le Regioni, colpirebbe le autovetture di potenza superiore ai 130 kw. E sarebbe ovviamente aggiuntiva al bollo auto che si paga oggi alle Regioni. Alle Regioni la sovrattassa sui fuoristrada e le auto di lusso aiuterebbe a compensare, anche se solo in parte, il taglio dei trasferimenti per 4 miliardi attuato l'anno scorso dal governo.
Manovrare quelle aliquote, sapendo che lo Stato non ripianerà più i debiti, sarà una responsabilità politica dei governatori. Lo stesso per i presidenti di Provincia e le tasse sull'Rc Auto: potranno portarle dal 12,5% fino al 16%, o ridurle al 9%. Potenzialmente sono 600 milioni di tasse in più per i cittadini, «ma poi gli amministratori locali dovranno risponderne ai loro elettori, che finalmente sapranno quanto costano GLI SPRECHI CHE LORO STESSI ADOTTANO .
VE LO RIPETIAMO I POLITICI SONO TUTTI UGUALI CHE SIANO PD .PDL.SEL.IDV.UDC. ecc ecc . SONO COME I SERPENTI CAMBIANO PELLE  MA IL VELENO E SEMPRE LETALE PER NOI CITTADINI VOLETE VOI VOTARLI ANCORA ?

GOOD MORNING VELLETRI


Velletri : GAIA CHIEDE 7 MILIONI
Totò avrebbe detto : che che sono solo  quisquiglie!
Invece al comune non crediamo visto che il buffo non è minimo il consorzio Gaia chiede 7 milioni di euro solo al comune di Velletri  per i buffi regressi ma entriamo nel dettaglio che è meglio come diceva il puffo quattrocchi .
Mazzette, soldi spariti nel nulla, sprechi. Dissesti finanziari, danni all’ambiente. E un’esplosiva indagine che sta per concludersi, quella riguardante una discarica a Colleferro costata 30 milioni di euro ma che nessuno ha mai visto, nonostante sulla carta risulti già realizzata. A guardare i numeri che ruotano attorno al consorzio Gaia, quello che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti in 48 comuni dei Castelli e del Frusinate, viene da chiedersi perché in tanti siano interessati al suo acquisto?
 Le ultime cifre vengono da una sentenza di febbraio della Corte dei Conti del Lazio che ha visto la condanna di Roberto Scaglione, ex amministratore della società a capitale pubblico e oggi in amministrazione straordinaria dopo la dichiarazione dello stato d’insolvenza nel 2007. Il manager (cinque anni fa ammanettato pure per lo scandalo laziale delle case Asl da cartolarizzare, una storia di decine di appartamenti alienati a prezzi irrisori) dovrà rimborsare le casse erariali per una somma di un milione di euro, l’ammontare - in sostanza - di una serie di bustarelle intascate per aumentare il valore di forniture giunte dall’estero.
rispetto alla richiesta di maxi risarcimento di 212 milioni di euro indirizzata dalla procura contabile – in un altro procedimento – ancora a Scaglione e ad altre sette persone, tutti componenti dell’ex cda, ex manager ed ex revisori di Gaia. (Sono tutti ex ma non er i soldi spariti quelli non sono ex )

Il presunto danno erariale in questione equivale alla valanga di soldi arrivata dalla Cassa Depositi e Prestiti e dal ministero dell’Economia in gran parte spariti nel nulla. Anzi: del fiume di danaro è «rimasta ignota l’effettiva destinazione», per usare le parole dell’atto di citazione.
Altre cifre che condizionano l’attività di Gaia , riguardano i debiti - per un totale di 53 milioni di euro - che gli stessi comuni radunati nel consorzio hanno nei suoi confronti. Somme ingenti come quelle che devono restituire Velletri (7 milioni), Valmontone ( 5 milioni), Fiuggi (4,6), Frascati (4), Subiaco (3), Artena (1,5), Palestrina (2). Con i rimborsi congelati, adicembre i circa 500 lavoratori della società si sono ritrovati senza stipendio e tredicesima, garantiti in extremis da un intervento della Regione che ha consentito il ritardato pagamento di un’ecotassa, dando così ossigeno alle casse del consorzio per qualche tempo ancora.
E come se non bastasse ci sono i milioni spariti , c’è il caso dei 30 milioni di euro concessi dalla Cassa Depositi e prestiti nel 2004, per la realizzazione di una seconda discarica a Colleferro. Un vero e proprio impianto fantasma. Lo si legge chiaramente in un dossier l’opera risulta completamente edificata nel 2005, invece a tutt’oggi è inesistente - è scritto nelle 76 pagine indirizzato al presidente del Senato Renato Schifani - e non esiste neppure il progetto esecutivo, nonostante siano state giustificate spese per circa 30 milioni di euro, tramite esibizione di fatture». Se non altro la sparizione della colossale somma non è passata inosservata. Lo spiega ancora la relazione parlamentare votata il 2 marzo: «Le indagini relative a questo procedimento sono ormai concluse e la procura della Repubblica di Velletri sta valutando le modalità di esercizio dell’azione penale nei limiti ordinari».